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Dimenticate la classica idea di centro commerciale o di Shopping Mall – per dirla all’americana.

Il Miami Design District è un’esperienza unica e rivoluzionaria.

Un luogo che assomiglia più ad un vivace quartiere, sempre frenetico e ricco di vita, che ad un luxury mall open air: il Miami Design District, che ha incoronato a tutti gli effetti Miami come la nuova vetrina del lusso internazionale, è lo spazio creato dal genio di Craig Robbins, miliardario e immobiliarista, dove oltre allo shopping non mancano ambienti dedicati all’intrattenimento e all’esperienza a tutto tondo.

Una ricetta fusion in equilibrio tra arte, design, moda ed entertainment, che unisce in un unico polo magnetico le griffe più prestigiose del panorama del fashion, esposte in modo colossale: grandi building, forme architettoniche maestose ed innovative, materiali sperimentali ed eccellenze di interior design, sono i tratti distintivi del look del Miami Design District.

Tra le opzioni a disposizione dei milioni di visitatori che ogni anno percorrono i suoi Boulevard alla ricerca di shopping di alta gamma o semplicemente a caccia di emozioni, spiccano numerosi ristoranti gourmet, gallerie, musei – come Swampspace, uno spazio unconventional dedicato all’arte contemporanea – ed installazioni artistiche, tra cui emerge il celebre ed imponente Fly’s Eye Dome, ad opera di Buckminster Fuller. Non mancano anche saloni di bellezza e spa, oltre a palestre dove praticare Yoga.

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Ma le vere protagoniste retail del Mall sono le decine di boutique prestigiose di alta moda.

Ogni luxury flagship store, un viaggio.

Come quello offerto da The Bazaar Project, uno spazio progettato dall’imprenditrice turca Yeliz Titiz, che offre una vasta gamma di accessori che richiamano suggestioni e culture dal mondo, prime fra tutte quelle provenienti dalla Turchia.

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O come quello regalato da Céline, lo store in cui, appena varcata la soglia, soffia già un aromatico vento parigino.

C’è profumo di Francia, al Miami Design District, anche grazie ad una delle aperture più attese: quella di Hermès che, con uno spazio espositivo di circa un migliaio di metri quadrati, ha catalizzato l’attenzione del target più esigente ed ha eletto Miami a capitale del lusso a stelle e strisce.

Tra gli oltre 100 negozi disseminati tra le vie del seducente Miami Design District, si fanno largo spazio anche i grandi nomi della moda Made in Italy: tra i vicoli del distretto del lusso USA potrete trovare, tra le altre, le boutique di Fendi, di Pucci – uno store di 150 metri caratterizzato da design esterno ed arredi ed allestimenti interni arricchiti dal celebre motivo di stampa a torre – di Ferragamo, di Versace, di Marni, di Valentino e molto presto quella di Gucci: una dichiarazione d’amore del mercato USA e dei suoi shoppers high-luxury all’inesauribile genio creativo italiano, custode dell’identità più autentica del lusso e del buon gusto.

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Il Miami Design District è, quindi, una promenade tra i grandi marchi ed un polo attrattivo per cittadini e turisti, interessati a vivere un’esperienza unica ed immersiva.

Una calamita glamour non solo per i tanti clienti, attratti dai brand più prestigiosi della moda, ma anche una destinazione must see per i professionisti del settore del fashion: come i Visual Merchandiser che, vetrina dopo vetrina, possono fare tesoro di spunti per layout display e allestimenti interni all’avanguardia.

Del resto, quale polo più del Miami Design District può, oggi, dettare le prossime tendenze del mondo della moda e del fashion retail?

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